Insubric/Classical Milanese orthography

  • L'accento è normalmente sulla penultima sillaba nelle parole terminanti in vocale, sull'ultima in quelle terminanti in consonante. Negli altri casi si colloca graficamente l'accento, ma è in ogni caso facoltativo.
Segno Contesto AFI Note
a seguita da doppia consonante o accentata in fine di parola a l'accento è segnato grave
a altrove l'accento è segnato grave
aa in fine di parola sempre tonico
b sempre b diviene sorda in fine di parola
c seguita da consonante o da a, o, u k
ci seguito da a, o, u
c altrove
ch sempre k
d sempre d diviene sorda in fine di parola
e seguita da doppia consonante o accentata in fine di parola ɛ l'accento è segnato grave
e altrove l'accento è segnato acuto
ee in fine di parola sempre tonico
f sempre f
g seguita da consonante o da a, o, u g
gi seguito da a, o, u
g altrove diviene sorda in fine di parola
gh seguito da i od e g diviene sorda in fine di parola
h davanti a vocale ad inizio parola o altrove in interiezioni - è etimologica
i seguita da doppia consonante o accentata in fine di parola i l'accento è segnato grave
i preceduta da consonante e seguita da vocale j
i altrove l'accento è segnato grave
ii in fine di parola sempre tonico
j quando non preceduta da consonante j
l sempre l
m seguita da consonante ◌̃
m negli altri casi m
n quando non forma sillaba con la vocale precedente o in fine di parola quando l'ultima sillaba è atona n
n negli altri casi ◌̃
nn sempre n
o sempre u mai tonica
oo in fine di parola sempre tonico
ò sempre ɔ sempre tonico
ô sempre sempre tonico
oeu seguito da doppia consonante o accentato in fine di parola œ/ø sempre tonico
oeu negli altri casi œː/øː sempre tonico
p sempre p
qu sempre kw
r sempre r
s in fine di parola, seguito da consonante sorda o in principio di parola s
s intervocalica o seguita da consonante sonora z
sci sempre ʃ solo "sc" quando seguito da e, i ed in fine di parola
s'ci sempre solo "s'c" quando seguito da e, i ed in fine di parola
sgi sempre ʒ solo "sg" quando seguito da e, i ed in fine di parola
(quando divien sordo)
ss sempre s
t sempre t
u seguita da doppia consonante o accentata in fine di parola y l'accento è segnato grave
u preceduta da q o g e seguita da vocale, o come elemento di dittongo w mai tonica
u altrove l'accento è segnato grave
uu in fine di parola sempre tonico
v sempre v diviene sorda in fine di parola;
debolissima se intervocalica
z sempre ʦ/ʣ/s
  • L'ortografia tradizionale letteraria della lingua insubre è l'ortografia milanese classica, utilizzata in tutta la letteratura a partire dal Settecento e affiancata nel Novecento da altre ortografie locali, tendenzialmente più legate alla fonetica. L'ortografia milanese classica infatti è abbastanza complessa e la forma scritta risulta molto diversa dall'effettiva pronuncia.
  • Vi sono due filoni all'interno di questa ortografia: uno etimologico, che conserva le doppie consonanti anche all'interno della parola; l'altro fonetico, che le usa solo quando vi è un riscontro fonetico, cioè limitando il loro campo di applicazione alla fine delle parole. Questi due filoni convivono pacificamente e si possono utilizzare anche entrambi in uno stesso testo, a seconda delle scelte di stile e delle esigenze di comprensibilità.