Development Cooperation Handbook/Interviews/Vincenzo Pira/Gli obettivi di Eugad
Vincenzo Pira, lavora con Armadilla, ed ha una lunga esperienza nei progetti di cooperazione internazionale. E' stato uno dei direttori del progetto Eugad che ha raccolto molte delle risorse di conoscenza utilizzate nel Development Cooperation Handbook.
Directing Stefano on the scopes of the Eugad project Gli Operatori dei Media possano fare molto per supportare le attività finalizzate al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio.
Occorre dare maggior spazio e attenzione nei giornali, nelle radio, nelle televisioni nella rete internet a queste tematiche. Occorre proporre una modalità nuova per affrontare questi temi : far parlare i protagonisti in modo diretto. Non solo comunicare in modo celebrativo esperienze di interventi nella cooperazione internazionale e negli aiuti umanitari inquadrandole come eccezionali ed eroiche. Ma portare alla riflessione critica di ciò che funziona e di ciò che è fallimentare in modo strutturale.
Pira suggerisce di veicolare la complessità del tema e la necessità di analisi e studio per poterlo capire ed affrontare.
Non sollecitare solo l'emotività di fronte allo strazio delle situazioni di povertà estrema, ma riuscire a comunicare che dietro tale povertà ci sono virte umane, persone, che hanno fame e sete non solo di cibo ed acqua ma anche di dignità e di diritti.
Proporre un codice etico di comunicazione, già proposto a livello internazioanale dal movimento delle ONG più consapevoli, che orienti la pubblica opinione a comprendere: la realtà e la complessità dei Mondi Poveri nel loro contesto storico; gli ostacoli che si frappongono allo sviluppo umano sostenibile; la diversità delle situazioni in questi paesi; gli sforzi operati dai poveri del mondo e la loro rivendicazione di autonomia, libertà e dignità; i progressi operati nelle situazioni in cui si è ben operato. le cause che provocano povertà ed esclusione sociale. In tale codice si deve ribadire il rispetto delle regole stabilite anche nella richiesta di solidarietà.
Spesso, nella realizzazione di campagne finalizzate esclusivamente alla raccolta fondi ci si trova nella situazione di dover soprassedere ad alcuni dei punti indicati, allo scopo di ottenere migliori risultati economici.La scelta che si pone alle organizzazioni non profit è: considerare la comunicazione per la raccolta fondi un mezzo di educazione, anche a scapito del risultato economico, oppure adeguare il proprio messaggio alle regole della comunicazione pubblicitaria per massimizzare il ritorno finanziario anche a scapito del rispetto delle indicazioni del codice di condotta.
Non è stimolando i sensi di colpa dei benestanti che si può cambiare la situazione ma creando consapevolezza che i problemi inerenti ai MDGs rigurdano tutti e tutti ne sono in qualche modo responsabili sia per la possibile soluzione sia per la criminale perpetuazione.
Occorre creare una rete di operatori e di giornalisti interessati particolarmente al tema con cui condividere una strategia di diffusione e di comunicazione di informazioni e di riflessioni che non passano nei media tradizionali. Esiste una miriade di persone e di entità che cerca di cambiare la situazione. Operatori della comunicazione che con dignità e libertà cercano di fare contro informazione e denunce di una situazione che ritengono ingiusta e sbagliata per gli interessi dell’umanità.
E quel poco che ognuno riesce a fare non si disperde. Credo che sia l’energia positiva che ha permesso al mondo di sopravvivere, Di fronte a tante ingiustizie e negatività, i rapporti di solidarietà tra persone, nella famiglia, nella comunità, nella politica permettono di alimentare la speranza che il cambiamento è possibile e che l’impegno per creare un mondo diverso deve continuare sempre. Nonostante le tante sconfitte, nonostante il predominio di forze poche, nonostante i pochi successi. Fare campagne, valorizzare le esperienze positive, insistere nel voler creare rete, coordinarsi , unirsi, ripetere i tentativi e continuare a credere che il cambiamento è possibile.
In the documentary story ⇒ The project objectives